Notiziario a cura del dipartimento Protezione della Mucca e Agricoltura
Congregazione Italiana per la Coscienza di Krishna (ISKCON)
Nel secondo capitolo dello Srimad Bhagavatam, Srila Suta Gosvami, rispondendo ai saggi di Naimisaranya, dice che “L’occupazione suprema (dharma) per l’uomo è quella che conduce al servizio d’amore e
devozione al Signore trascendentale. Questo servizio di devozione deve essere ininterrotto e incondizionato
per soddisfare completamente l’anima” (S.B. 1.2.6).
Srila Prabhupada, nella spiegazione, ci informa che la via del servizio di devozione al Signore Supremo è la
via dell’occupazione suprema e ci conduce alla vita eterna piena di conoscenza e felicità. E’ necessario,
però, che il servizio di devozione al Signore sia puro, cioè libero dal minimo desiderio di godimento
materiale. Krishna è il centro intorno a cui gravitano tutti gli esseri viventi e la relazione trascendentale che
ci unisce a Lui è completamente diversa da tutte quelle che conosciamo sul piano materiale. La parte serve il
tutto e il tutto ne accetta il servizio.
Questi sono i principi che animano i devoti nelle loro attività devozionali e le domeniche a Prabhupada desh
sono occasioni speciali per provare tutto questo insieme; la compagnia dei devoti è fondamentale per il
progresso spirituale di ognuno. C’è sempre un sorriso durante il servizio che esprime la gioia e la
soddisfazione nell’impegnarsi in questa occupazione suprema.
Abbiamo la fortuna di custodire circa 9 ettari di terreno e, per la misericordia di Krishna, madre natura è
sempre molto generosa. Noi ne raccogliamo i suoi frutti, piante ed erbe come stiamo facendo in questo
momento raccogliendo la menta per poi preparare degli infusi e le mele che abbiamo trasformato in succhi e
marmellate da poter esporre durante le feste della devozione. In questo momento in cui la natura sta andando
in letargo con l’arrivo dell’inverno, i devoti di Prabhupada desh, inoltre, si stanno impegnando nel taglio
delle frasche, dei rovi e nel mantenere pulito ed in ordine tutte le aree verdi.
LETTURA dei TESTI SACRI
Lo Srimad Bhagavatam è la scienza spirituale che ci permette di conoscere non solo la sorgente ultima di
ogni cosa, l’Essere Supremo, ma anche la relazione che ci unisce a Lui, e ci informa che il nostro dovere è di
agire per migliorare la società umana in base a questa conoscenza infallibile.
Nel terzo canto, capitolo secondo (Uddhava ricorda Sri Krishna), Vidura chiese al grande devoto Uddhava
di parlare di Sri Krishna il quale, nel verso 29, dice: “Mentre pascolava le Sue meravigliose mandrie, il
Signore, il ricettacolo di ogni opulenza e fortuna, suonava il flauto, riempiendo di entusiasmo i giovani
pastori, Suoi fedeli compagni”.
Come spiega Srila Prabhupada, “secondo l’economia vedica, la ricchezza di un uomo si misura
dall’ampiezza delle sue riserve di cereali e dal numero delle sue mucche. L’umanità può risolvere ogni
problema di nutrizione semplicemente con questi due fattori e Krishna ha voluto dimostrare con le proprie
azioni che i vaisya (commercianti e agricoltori) devono avere cura delle mucche e dei buoi. Secondo i testi
vedici, la mucca rappresenta la madre e il bue il padre. La mucca da il suo latte all’uomo proprio come una
madre da il suo latte al bambino. Come il padre lavora per i figli, il bue ara i campi partecipando così alla
produzione dei cereali. E’ evidente che l’umanità ucciderà in sé ogni spirito vitale se uccide suo padre e sua
madre”.
Notiziario online della Congregazione Italiana per la Coscienza di Krishna (ISKCON)
Maestro spirituale fondatore: Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
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